
Era un caldo pomeriggio d’estate quando ho varcato la soglia della Cantina “Le
Donne del Vico”, un luogo che trasuda storie antiche e passioni vinicole. Accolta da
Valentina e Manuela Nardi, le eredi della famiglia Nardi Ludovico, il viaggio
attraverso le etichette dei loro vini si è rivelato un’avventura avvolta da un’atmosfera magica.
Le etichette: a 10 minuti da mare e montagna
Baruffa, il primo sorso, porta con sé l’essenza di una zuffa, di una baraonda, come il suo stesso nome suggerisce. Una bevuta che racconta la natura dinamica di questa azienda, un inizio audace. Poi, siamo trasportati su un bianco elegante, un Cervara, lavorato con maestria in acciaio, portando con sé il tributo alla nonna Silvana, che in dialetto diventava urbana.
Lo sguardo si sposta sullo Chardonnay, una prima che è una dichiarazione d’amore a questo vitigno, lavorato con dedizione e chiamato con l’acronimo dei genitori di
Valentina e Francesca. Ogni etichetta, ogni sorso, si trasforma in un capitolo della
storia familiare, un’affascinante fusione di radici territoriali e culturali.
E poi, un sorso rosato, il Nero Buono Rosato, un tributo alle tradizioni territoriali. Si
chiudono le bevute con la Ionara, un metodo in purezza che porta con sé l’anima di Carpineto, la terra natale del padre Ludovico. Ogni bottiglia è una pagina di questo racconto, un viaggio tra freschezza, giovinezza e un pizzico di ribellione.
Il territorio pontino
In compagnia di Valentina, una delle titolari, riviviamo il sogno che ha preso forma
nel lontano 2014, quando, iscrivendosi a un corso di sommelier, ha iniziato a plasmare il destino di “Le Donne del Vico”. Un’avventura che ha reso ogni sorso un’esperienza unica, un incontro tra tradizione e modernità. A a 10 minuti da mare e montagna, perché è così, la Cantina si trova nella pianura Pontina, abbracciata dai Monti Lepini, e dal mare, che garantisce alle uve la giusta sapidità ed una completa ventilazione.
Imprenditoria femminile e vino, in Italia
Le imprese vinicole italiane condotte da donne devono affrontare diverse sfide,
nonostante il loro crescente ruolo nel settore. In molti casi, queste imprese sono
considerate di piccole dimensioni, in quanto la superficie agricola utilizzata per la
produzione vitivinicola è solo il 21% del totale complessivo italiano. Le donne che
lavorano nel settore vinicolo spesso si trovano a dover affrontare disparità di genere, con un accesso limitato alle posizioni di vertice all’interno delle aziende.
Tuttavia, nonostante tali sfide, le donne stanno guadagnando terreno nel settore, con un numero crescente di donne che si dedicano alla produzione, alla commercializzazione e alla promozione del vino in Italia.
Vini e storia: uno spunto per turisti
La vicinanza con lo storico Museo di Piana delle Orme, lo rende un luogo
estremamente appetibile per la creazione di un interessante percorso enoturistico e culturale. Sarebbe bello avere nella provincia di Latina una serie di connubi proprio come avviene in altre realtà, ad esempio a Parma, nei musei del cibo.
Come visitare la cantina
Donne del vico offre visite guidate e degustazioni personalizzate: le cantine e la Wine Tasting Room sono aperte tutti i giorni, ma solo su prenotazione.
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